Tende beduine a Wadi Rum

Era il 1997, con un gruppetto di poche persone effettuammo in tardo autunno uno dei primi “Wadi Rum Trek”. Mi ricordo come se fosse oggi i menù che portammo dall’Italia e le gran raccomandazioni che feci ai miei pax per le attrezzature da avere al seguito. Fu una bella esperienza vissuta con le nostre tende e l’aiuto di un poliziotto intraprendente, Zidane ed i suoi amici. Nel nostro pellegrinare camminammo molto, scalammo un po’, salimmo diverse falesie, percorremmo canyon rosati muovendoci a piedi, con rare jeep ed anche a dorso di dromedario. Ogni giorno cambiavano gli scenari ed anche i nostri accompagnatori: un giorno il suonatore di mandolino, un altro l’allevatore di dromedari, un altro ancora il pastore di capre, tutti parlanti esclusivamente arabo.

In uno dei nostri campeggi serali parlando del più e del meno con Zidane gli suggerii l’idea di realizzare un campo fisso con tende beduine tradizionali dove ospitare i turisti di passaggio; tende assolutamente senza comodità alla vera foggia beduina. Lui subito fu incredulo che degli europei, che avevano a disposizione delle bellissime tende tecnologiche, potessero essere interessati ad alloggiare in tende beduine, ma poi quando gli esposi le mie idee di “hotel tradizionale” con tende di lana nera, che non gli costavano nulla o quasi, con come arredamento cuscini e tavolini bassi, anche questi ben poco cari, di té alla menta, serviti rigorosamente seduti per terra, di falò all’aperto, per riscaldare gli europei avidi di esperienze di deserto, di piatti tradizionali, cucinati sul fuoco di legna, il tutto pagato con dei bei soldi … ecco che gli si illuminarono gli occhi. Insistetti però che ci dovesse essere assolutamente una toilet ed una riserva di acqua, anche se non necessariamente corrente o la doccia.

Ed infatti, venni a sapere poi, che Zidane qualche anno dopo ideò un campo come gli avevo suggerito e fece fortuna ricevendo molti viaggiatori di Avventure per molti anni. Credo che ancora ora il suo campeggio sia funzionante e frequentato da nostri gruppi. Chissà se ha mantenuto un aspetto tradizionale, come era in origine, o se si è piegato alle richieste di comodità di turisti consumisti che non sanno neppure più cosa è un viaggiatore.

Ciao Zidane, ho visto su Facebook ancora ultimamente una tua foto con una coordinatrice e mi sembra che tu non sia cambiato molto, credo che con le mie idee tu abbia fatto fortuna.

Le foto sono di repertorio, non ho trovato nei miei archivi foto di quel viaggio.

 

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