Manyaifun: la tempesta

Manyaifun è un’isola abbastanza grande, diciamo più un insieme di isole in prevalenza disabitate nel mare di Papua Occidentale. La nostra guest house ha solo 3 capannette per 6 persone, noi siamo 12 e quindi 6 persone del nostro gruppo si devono sistemare in una palafitta con 3 stanzette piccolissime, i bagagli nella veranda. Sotto di noi coralli anemoni, pesci colorati e dal nostro terrazzo, che si affaccia sull’acqua, possiamo seguire dall’alto la vita marina.

L’acqua viene da un pozzo ed è un po’ salmastra, cè un unico gabinetto, una sola doccia a “mandy” ed un unico lavandino. Il paese è a circa 30′ a piedi, dotato di una grande chiesa tutta bianca e l’unica casa in muratura è quella del nostro amico Abner. Un po’ di sporcizia di plastica deturpa qualche angolo ed un codazzo di bambini ci segue, ci chiama, ci prende per mano e ci sorride. Ritorniamo dal paese nel tardo pomeriggio e mentre ci prepariamo alla doccia il cielo diventa nero nero e si scatena una pioggia torrenziale. Il muro d’acqua è impenetrabile e tutti stiamo rinchiusi chi nella stanza chi nella zona soggiorno. Un’oretta ed è tutto finito quindi la cena può procedere serenamente con il solito riso con verdure e pesce.
 
Ma di notte, saranno le 24, ecco che si scatena l’inferno: tuoni e fulmini si abbattono molto vicini a noi, pioggia a fiumi. La nostra capannette che è la più esposta poiché quella più vicina al mare trema e sussulta, a volte si inclina: finiremo in acqua?
Le mute appese sono sferzate dal vento, gli asciugamani e le magliette volano. Ad un tratto un tonfo: il bagno ha subito un serio danno, il nostro pontile di accesso non è percorribile poiché il vento ti spinge in acqua.
Bene o male arriva il mattino, ma il tempo non è ancora buono, piove a tratti e fa un certo freddo. A colazione siamo piuttosto perplessi poiché il mare è agitato e sconsiglia l’uscita in barca. Poi un po’ si schiarisce e spunta anche qualche raggio di sole. Ed allora via verso il manta point che si rivela però stranamente deserto, solo coralli, pesci, ma niente mante. Risaliamo in barca avviliti quando … si vedono delle alette nere in mare ed allora giù nuovamente nonostante la fatica per risalire su una barca che non ha scaletta ed è molto alta sull’acqua.
15 mante più grandi e più piccole danzano insieme a noi, ci guardano con occhi curiosi, si avvicinano avvitandosi su se stesse in un turbinio di ali nere e pance candide. Volano felici tutte impegnate a mangiare il plancton che è disciolto nell’acqua. Non sappiamo più dove guardare, le abbiamo dappertutto.
Che dire, Manyaifun è Paradiso!
 
 
 
 
Trovi il video di questa Avventura  QUI – Raja Ampat: i primi 17 gg bis
 

 

 

HOME    BLOG COORDINATORI

BLOG di GIULIANA 

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

nove + due =