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Ultimo viaggio effettuato:


Eritrea – 12 / 27 Marzo 2024

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ERITREA

 

 

 

 

Il viaggio propone la visita di quanto di meglio offre l’Eritrea, un giovane paese africano legato da vincoli storici con l’Italia che sul finire del secolo scorso lo scelse per la sua avventura coloniale. In mezzo secolo gli italiani costruirono molto, trasferendo l’innata vocazione al lavoro dell’emigrante italiano in questa terra cosicchè Asmara divenne una bella e piacevole città, Massawa un porto ben organizzato e tutto il paese fu dotato di una rete stradale moderna; gli italiani andarono a scoprire le bellezze, i monumenti, la natura di questo straordinario paese riportando tutto su quella Guida del Touring Club Italiano del 1938 che resta ancora oggi una fonte preziosa di informazioni. Poichè è necessario ottenere una specifica autorizzazione per poter visitare le varie località del paese e che le aree consentite variano con una certa imprevedibilità, si suggerisce un itinerario di massima, suscettibile di adeguamenti alla situazione del momento.

Arrivati ad Asmara, troveremo ad attenderci il corrispondente e subito partiremo alla volta dei Monti di Senafe, con le loro bellezze e i loro misteri; passeremo per Dekemhare, importante polo produttivo nel periodo coloniale e attraverseremo la splendida valle dei sicomori per raggiungere quindi Adi Keyh, dove troveremo una guida per la visita delle rovine di Kohaito: importante città commerciale dell’antichità, a metà strada tra l’antico porto di Adulis e Aksum, è il principale sito archeologico dell’Eritrea; molte grotte dell’altopiano di Kohaito nascondono affascinanti pitture rupestri; l’altopiano offre paesaggi di straordinaria bellezza come il Gran Canyon, da cui si domina la valle circostante.

Proseguiamo per Senafe circondata da uno splendido anfiteatro di montagne rocciose chiamate le ‘Dolomiti d’Eritrea’ dove potremo organizzare facili camminate. Nei pressi di Senafe andremo a visitare le rovine di Matara, altra antica città axumita il cui passato é avvolto nel mistero, anch’essa legata ai traffici verso il porto di Adulis. Rientriamo ad Asmara e sempre in pulmino torniamo a sud per l’ultima escursione sull’altopiano, passando per Mendefera Adi Quala, visitando tante chiese e tanti monumenti legati al ricco passato storico del paese. Rientriamo nuovamente ad Asmara per imboccare la strada che scende, con una serie impressionante di tornanti, verso Massawa dove troveremo una barca a motore per la breve crociera di 5 giorni alle Isole Dahlak, affioranti da un mare incontaminato e ricco di una fauna marina straordinaria. ll tempo per le formalità burocratiche, per prendere gli accordi definitivi con i marinai e il capitano della barca, poi carichiamo tutto il nostro equipaggiamento, facciamo una buona scorta di acqua minerale, frutta e verdura e salpiamo verso l’arcipelago delle Isole Dahlak. La prima isoletta che incontreremo sarà Enteara, una stretta lingua di sabbia bianchissima lambita da acque cristalline che dovremo dividere soltanto con una nutrissima colonia di paguri.

ll nostro fido sambuco farà rotta quindi verso Dur Ghella: da qui partiremo all’esplorazione della barriera corallina che circonda completamente l’isola e della vicina Dur Gaam con fondali splendidi, forse i più belli con acque profonde e uno strapiombo che scompare nel blu delle profondità. Da qui potremo quindi proseguire verso le isole settentrionali facendo una tappa nel villaggio di Dohul abitato da poche decine di fieri abitanti che ci scruteranno con i loro occhi curiosi e profondi. Lasciato il villaggio concluderemo la nostra crociera in bellezza approdando a Dahret dove se saremo fortunati un branco di delfini verrà a darci il benvenuto volteggiando a pochi metri dalla spiaggia. Ma questa è solo una traccia del viaggio; con la nostra barca, la nostra cucina da campo e le nostre scorte di acqua e viveri, potremo vagare a piacere da un’isola all’altra, da uno scoglio all’altro alla ricerca dei fondali più affascinanti. Rientriamo a Massawa e in auto ad Asmara, è tempo di prendere la via del ritorno verso l’ltalia con la sabbia bianca ancora attaccata alla pelle e negli occhi le visioni indimenticabili dei fondali. Rientrati sulla terraferma, dopo la visita di Massawa, andremo a visitare l’antico porto di Adulis con il suo splendido foro. Rientrati a Massawa, raggiungeremo l’affascinante città di Keren, raggiungibile dalla capitale anche con un vecchio treno ed una delle più belle città dell’Eritrea. Da Keren potremo raggiungere Bareutu (mercato il martedi) al centro di un’area agricola di affascinante genuinità. Non ci resta quindi che rientrare ad Asmara per dedicarci all’esplorazione di questa città sorprendente ed affascinante, dotata di edifici notevolissimi e ricca di stili architettonici differenti… Quindi, rotta verso l’aeroporto e imbarco sul volo per l’Italia.

NB: La sezione “Itinerario e Redazionale” costituisce un racconto-relazione di una precedente esperienza di viaggio scritta e aggiornata dai partecipanti e dai coordinatori. Costituisce lo schema del programma di viaggio suscettibile di modifiche sulla base delle decisioni dei gruppi nello spirito dell’autogestione del viaggio, caratteristica della formula dei viaggi proposti da Avventure nel Mondo.


TIMGAT e Deserto – 24 Ottobre / 08 Novembre 2023

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TIMGAT e Deserto 

 

 

 

 

Un nuovo viaggio che attraversa tutta l’Algeria settentrionale seguendo le antiche vie di penetrazione in Africa della civiltà romana e lambendo le sabbie degli immensi deserti sahariani. Una grande traversata che parte da Algeri, attraverso dune, antichi forti, pitture rupestri, grandi oasi ed immancabili rovine romane. Visiteremo Constantine e le antiche città romane della regione: Tiddis cittadella romana, il museo di Setif con uno dei più bei mosaici in assoluto del mondo romano: il trionfo di Bacco e Djemila, la Curculum romana fondata dall’imperatore Nerva con un bel teatro, l’arco di trionfo, le terme e il foro. Dopo aver fatto tappa a Batna, proseguiamo verso Timgad, un vero gioiello archeologico inserito in un contesto naturale di grande bellezza con colline e monti che fanno da scenario. Un’antica città romana, perfettamente conservata con il suo castrum, le mura con le 4 porte, il foro con templi e basiliche, gli archi di trionfo, le terme, le fontane, insomma una piccola Roma in terra africana. 

Proseguiamo imboccando il suggestivo Canyon de l’Abiod per raggiungere il villaggio abbandonato di Ghoufie quindi la citta di Biskra. raggiungiamo El Oued, antica capitale del Souf con le sue case bianche e le numerose ‘rose del deserto’ ancora reperibili tra le sabbie che circondano l’oasi. Poi Touggourt, con le curiose tombe dei re di Touggourt e la sua spettacolosa oasi con 1.300.000 palme, e la vicina Tamacine con la sua famosa moschea costruita nel 1431. Quindi Ouargla, la piazza del mercato, il famoso museo sahariano e l’oasi di 1.500.000 palme. 

Una breve tappa ci porta a Ghardaia la biancoceleste capitale della pentapoli del Mzab, patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, la cui oasi sopravvive grazie ad un ingegnoso sistema di distribuzione dell’acqua con 270.000 pozzi di oltre 60 m di profondità dai quali viene sollevata acqua per 24 ore su 24 con l’opera di muli e cammelli. Visiteremo i suoi palmizi, i suoi orti, i suoi affollati mercati, la piazza, i souk, la Grande Moschea, il Museo Folcloristico ed il Belvedere con la vista della Pentapoli con Ghardaia, Melika, Beni Isguem, Bou Noura, El Atteuf (millenaria), le cinque città sorte all’interno di questa spettacolare valle. Sono città fondate dopo l’anno 1000 dagli Ibaditi, un ramo islamico moderato, perseguitato e cacciato verso ovest da correligiosi più integralisti. Le pentapoli hanno la moschea nel punto più alto, attorno ci sono le abitazioni dei nobili religiosi e no, poi scendendo via via le varie professioni, una zona di scambio (mercato) e le mura. In queste città le donne girano avvolte in un lungo telo bianco dal quale fanno spuntare un solo occhio. 

Dalla splendida valle della M’Zab partiamo verso l’Atlante sahariano su una strada asfaltata che tocca Metlili des Chaambas. Costeggiamo il Grand Erg occidentale in direzione di Brézina. La regione è ricca di centinaia di incisioni rupestri, palmeti, grotte profonde non completamente esplorate. Visitiamo lo ksar legato alla leggenda della capo tribù EmbarkaBent el Khasse Da Brézina verso Ovest e la cittadina di El Abiadh Sidi Cheikh con la kouba (mausoleo) del grande sufi, méta di pellegrinaggi, e il villaggio di Arbaouet con l’incisione rupestre dello scorpione gigante. Quindi lo ksar (villaggio fortificato) di Chellala Dahrania. Visitiamo il grande ksar di Bousamghoun, punto d’incontro delle carovane che portavano oro e schiavi già nel terzo secolo preislamico e ancora avvolto in un’atmosfera fuori dai tempi. In questo villaggio si trova la Zaouia Tidjania, centro religioso che ospita la confraternita islamica della Tidjania molto presente nell’Africa occidentale. Segue una via islamica ispirata al sufismo che parte dal presupposto di essere la sintesi di tutti i percorsi islamici anteriori alla sua fondazione. Il villaggio vanta una dei migliori esempi di “foggara”: un ingegnoso e non ancora completamente compreso sistema di irrigazione per mezzo di un canale sotterraneo con piccoli pozzi in superficie comunicanti che si basa sull’inclinazione del tunnel e sulla differenza di temperatura. Si prosegue verso il sito storico della montagna Tamadda, con belle rappresentazioni di rinoceronti, elefanti, gazzelle, scorpioni appartenenti al c.d. periodo bubalino per la presenza del Bubalus antiquus, oggi scomparso, quando la grande fauna selvaggia abitava le steppe ed i fiumi che il tempo ha trasformato nel Grande Sahara.

Dal ksar di Bousamghoun ci sposteremo a sud con la meravigliosa oasi di Taghit incorniciata dalla grande duna dorata che la sormonta, con alle spalle l’oceano di dune dell’Erg occidentale. Visiteremo lo ksar restaurato sotto l’egida dell’Unesco e la stazione rupestre scoperta di recente. Infine non ci faremo mancare un tramonto immersi fra le dune con cena in tenda berbera ed eventuale pernottamento. Ripreso il percorso verso nord, raggiungeremo la cittadina di Aïn Sefra, alle propaggini dell’Erg Occidentale. Nel cimitero musulmano riposa la scrittrice e avventuriera Isabelle Eberhardt, annegata nel 1904 in una improvvisa piena. 

Riprendiamo la strada verso nord che ci porta ad El Baydah. Lungo il tragitto avremo la possibilità di deviare per lo Ksar El Ghassoul risalente all’11° secolo con nelle vicinanze incisioni rupestri di asini, scene di caccia e leoni (potremmo visitarlo anche da Brézina). Raggiungiamo, quindi, la famosa e unica rappresentazione del montone di Boualem, proseguendo poi verso El Ghicha dove ammiriamo i grandiosi paesaggi del sito naturale di Anfuse la famosa incisione adottata dall’Unicef per il programma della protezione dell’infanzia che rappresenta l’elefante che protegge il suo piccolo dall’assalto della pantera. Non sono meno belle le incisioni con il combattimento dei bufali, e quelle con i cavalli. Laghouat viene considerata la capitale intellettuale del Sahara essendo sede di una Università, nei pressi visiteremo poi la zaouia di Aïn Madhi e li Palazzo di di Korduane, costruito per la principessa Lalla Yamina Tidjani, Aurélie Picard, giovane bella francese andata in sposa ad un capo della confraternita. Da Laghouat ritorneremo infine ad Algeri dove, tempo permettendo, visiteremo in giornata Tipaza e le sue splendide rovine romane, prima di prendere la nostra coincidenza per l’Italia.

NB: La sezione “Itinerario e Redazionale” costituisce un racconto-relazione di una precedente esperienza di viaggio scritta e aggiornata dai partecipanti e dai coordinatori. Costituisce lo schema del programma di viaggio suscettibile di modifiche sulla base delle decisioni dei gruppi nello spirito dell’autogestione del viaggio, caratteristica della formula dei viaggi proposti da Avventure nel Mondo.

Tutto Israele – 5 / 19 Marzo 2023

 

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TUTTO ISRAELE 5/19 Marzo 2023

 

 

 

Con la speranza che presto tutta la regione possa ritrovare una pace giusta e duratura, proponiamo questo viaggio per conoscere la natura e i luoghi storico-archeologici israeliani e vedere da vicino la realtà di questo paese tanto discusso.

All’aeroporto Ben Gurion troveremo il pulmino con il quale raggiungeremo Tel Aviv e la città vecchia di Jaffa. Quindi ci dirigeremo verso il nord, visitando le rovine romane di Cesarea sullo sfondo azzurro del Mediterraneo. Una sosta al Museo di Megiddo quindi Haifa, dove sosteremo nel giardino persiano del tempio dorato bahal; andiamo ad Akko (S. Giovanni d’Acri), nel suk tra numerosi caravanserragli. Raggiungeremo le grotte sul mare di Rosh Haniqra al confine con il Libano. Attraverseremo la Galilea, visiteremo Bar’am con una antica sinagoga, le alture del Golan, il castello crociato di Nimrod e le cascate di Banyas, una delle fonti del Giordano.

Cammineremo tra i vicoli tortuosi e le numerose sinagoghe di Safed, una delle città sacre ebraiche, abbarbicata in posizione panoramica, sul monte Canaan. Poi raggiungeremo rapidamente Cafarnao e Tiberiade, città storica e termale sul lago omonimo, dove sorse anche il primo kibbutz Degania. Una sosta a Hammat Gader con piscine termali, le antiche terme romane e un allevamento di coccodrilli. Evitando il traffico caotico di Nazaret andremo nella Grotta dell’Annunciazione quindi alle Catacombe di Bet Shearim e al Castello crociato di Belvoir, poi lungo il Giordano a Gerico, dove visiteremo il tranquillo monastero di San Giorgio e quello più aspro della Tentazione sul vicino monte della Quarantena. Passeremo da Qumran dove sono stati ritrovati degli antichissimi manoscritti del Mar Morto (esposti in un settore del museo nazionale a Gerusalemme e ad Amman).
Nell’oasi di Ein Gedi, frequentata già da re Salomone, ci concederemo una passeggiata tra piante tropicali e cascatelle dove faremo un bagno rinfrescante. Più tardi proveremo la strana sensazione di un tuffo nel salatissimo Mar Morto, che ci respingerà verso l’alto e dove galleggia anche chi non sa nuotare. Usciti dall’acqua staremo bene attenti a fare subito una doccia per evitare che il sale ci bruci completamente. Il giorno seguente ci alzeremo a notte fonda per scalare Massada e goderci dalla città zelota un’alba indimenticabile. Quando le comitive di turisti cominceranno a salire saremo già sulla via di Eilat con un interessante museo oceanografico. A mollo nel Mar Rosso ammireremo coralli e pesci coloratissimi. Possibili escursioni nei dintorni nell’affascinante valle di Timna, con le miniere di re Salomone o sulle piste del deserto dell’Aravà o nel Red Canyon.

Dopo aver fatto scorta di yogurt e succhi di agrumi al kibbutz di Yotvata riattraverseremo il deserto del Negev con il vastissimo cratere di Mitzge Ramon. Poi la città di Hebron, sacra a musulmani ed ebrei, una delle zone dove gli scontri tra i due popoli sono stati più gravi. È caratteristica la ex chiesa sopra la tomba dei patriarchi, trasformata parte in moschea e parte in sinagoga. A Betlemme visiteremo la grotta della Natività e poi la tomba di Rachele già sulla via verso Gerusalemme dove trascorreremo gli ultimi giorni tra i quattro quartieri della città vecchia, i vicoli di Mr ha’ sharim e la città nuova prima di riprendere l’aereo per l’Italia.

NB: La sezione “Itinerario e Redazionale” costituisce un racconto-relazione di una precedente esperienza di viaggio scritta e aggiornata dai partecipanti e dai coordinatori. Costituisce lo schema del programma di viaggio suscettibile di modifiche sulla base delle decisioni dei gruppi nello spirito dell’autogestione del viaggio, caratteristica della formula dei viaggi proposti da Avventure nel Mondo.

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