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Venerdì 

30 Aprile 2010

 

   

   


 

 

 

 

Cappadocia e Antichi Regni

di Lorella Catuzzi

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Viaggio composito che permette di coniugare l'interesse per la storia e l'archeologia con quello paesaggistico, visitando una regione unica, la Cappadocia, dove l'azione erosiva delle piogge e dei venti ha creato un paesaggio fiabesco.
Dedichiamo i primi giorni alla visita di Istanbul, meravigliosamente adagiata sul Corno D'Oro, il Bosforo e il mar di Marmara, crocevia di dominazioni fortemente contrapposte, portatrici di due importanti religioni monoteiste, che hanno lasciato tangibili segni nella sua architettura. Così, mentre gli svettanti minareti delle sue moschee, alcune veramente imponenti, ci parlano dell'ultima dominazione, quella ottomana, gli splendidi mosaici di S. Sofia e di Karije Muzesi ci rivelano l'antica anima cristiana. Arrivati ad Ankara, sulle comode cuccette di un treno notturno, visitiamo il Museo delle Civiltà Anatoliche, doveroso prologo che ci introdurrà alla comprensione di quanto man mano andremo scoprendo. Obbligatoria la visita di Yazilikaya e di Hattusa, l'antica capitale del regno ittita, posta sotto la tutela dell'UNESCO. Ci attende ora la Cappadocia con le sue formazioni tufacee, che osserveremo da tutte le angolazioni, compresa quella esaltante dall'alto di una mongolfiera nella luce dell'alba. Una lunga tappa, nel corso della quale avremo modo di osservare l'aspro anacrocoro anatolico, ci condurrà al Nemrut Dagi, patrimonio dell'Umanità, e giunti, con una bella camminata, sull'alto del monte che domina una profonda vallata solcata dall'Eufrate, vedremo le enormi teste della tomba di Antioco II prendere vita sotto la radente luce del tramonto. Siamo giunti in quello che possiamo considerare il "cuore della cultura turca" la zona centro sud dove visiteremo Salinurfa (Urfa) citta meta di pellegrinaggio per i luoghi sacri di Abramo, Harran con le famose case ad alveare a soli 18 Km dalla Siria e dormiremo a Ganziantep (Antep). E' in queste città che si vedono poche donne e coperte. La vita sociale è maschile, uomini al bar che giocano a dadi. La tappa successiva ci vedrà al teatro di Aspendos; con Perge sarà la volta delle rovine di una città greca e, giunti ad Antalya, ci concederemo una parentesi naturalistica andando a vedere le cascate del Duden e la città fortificata Termessos con la sua notevole necropoli e la suggestione del suo teatro sospeso tra cielo e montagne e delle sue rovine prese d’assalto dalla vegetazione, che neppure Alessandro il Grande riuscì a espugnare. A Phaselis si trova una città licia in rovina sulla spiaggia. A Olympos arde la Chimera, fiamma spontanea e inestinguibile che scaturisce dalle crepe delle pendici rocciose del monte Olympos, a tutt’oggi le sue origini non sono state spiegate. A Demre andremo a visitare le rovine di Myra, uno stupefacente gruppo di tombe licie scavate nella roccia. Più avanti ci concederemo un pò di relax con l’escursione in barca all’Isola Kekova (tombe licie sommerse); indi Kas (rovine di Antiphellus), Patara (rovine e splendida spiaggia), Xanthos (rovine, teatro, tombe), . Proseguiamo per  Aphrodisias, Pamukkale, il Dilek Milly Park (mare e boschi), Efeso, Selciuk Smirne da dove in volo rientreremo in Italia
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