Viaggio
composito che permette di coniugare l'interesse per la storia e
l'archeologia con quello paesaggistico, visitando una regione unica, la
Cappadocia, dove l'azione erosiva delle piogge e dei venti ha creato un
paesaggio fiabesco.
Dedichiamo i primi giorni alla visita di Istanbul,
meravigliosamente adagiata sul Corno D'Oro, il Bosforo e il mar di
Marmara, crocevia di dominazioni fortemente contrapposte, portatrici di
due importanti religioni monoteiste, che hanno lasciato tangibili segni
nella sua architettura. Così, mentre gli svettanti minareti delle sue
moschee, alcune veramente imponenti, ci parlano dell'ultima
dominazione, quella ottomana, gli splendidi mosaici di S. Sofia e di
Karije Muzesi ci rivelano l'antica anima cristiana. Arrivati ad Ankara,
sulle comode cuccette di un treno notturno, visitiamo il Museo delle
Civiltà Anatoliche, doveroso prologo che ci introdurrà alla
comprensione di quanto man mano andremo scoprendo. Obbligatoria la
visita di Yazilikaya e di Hattusa, l'antica capitale del
regno ittita, posta sotto la tutela dell'UNESCO. Ci attende ora la
Cappadocia con le sue formazioni tufacee, che osserveremo da tutte le
angolazioni, compresa quella esaltante dall'alto di una mongolfiera
nella luce dell'alba. Una lunga tappa, nel corso della quale avremo
modo di osservare l'aspro anacrocoro anatolico, ci condurrà al Nemrut Dagi,
patrimonio dell'Umanità, e giunti, con una bella camminata, sull'alto
del monte che domina una profonda vallata solcata dall'Eufrate, vedremo
le enormi teste della tomba di Antioco II prendere vita sotto la
radente luce del tramonto. Siamo giunti in quello che possiamo
considerare il "cuore della cultura turca" la zona centro sud dove
visiteremo Salinurfa (Urfa) citta meta di pellegrinaggio per i luoghi sacri di Abramo, Harran con le famose case ad alveare a soli 18 Km dalla Siria e dormiremo a Ganziantep
(Antep). E' in queste città che si vedono poche donne e coperte. La
vita sociale è maschile, uomini al bar che giocano a dadi. La tappa
successiva ci vedrà al teatro di Aspendos; con Perge sarà la volta delle rovine di una città greca e, giunti ad Antalya, ci concederemo una parentesi naturalistica andando a vedere le cascate del Duden e la città fortificata Termessos
con la sua notevole necropoli e la suggestione del suo teatro sospeso
tra cielo e montagne e delle sue rovine prese d’assalto dalla
vegetazione, che neppure Alessandro il Grande riuscì a espugnare. A Phaselis si trova una città licia in rovina sulla spiaggia. A Olympos
arde la Chimera, fiamma spontanea e inestinguibile che scaturisce dalle
crepe delle pendici rocciose del monte Olympos, a tutt’oggi le sue
origini non sono state spiegate. A Demre andremo a visitare le rovine di Myra,
uno stupefacente gruppo di tombe licie scavate nella roccia. Più avanti
ci concederemo un pò di relax con l’escursione in barca all’Isola Kekova (tombe licie sommerse); indi Kas (rovine di Antiphellus), Patara (rovine e splendida spiaggia), Xanthos (rovine, teatro, tombe), . Proseguiamo per Aphrodisias, Pamukkale, il Dilek Milly Park (mare e boschi), Efeso, Selciuk Smirne da dove in volo rientreremo in Italiaa .
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