l
grande fiume Niger, il paese dei Dogon ecco i due punti focali del nostro
viaggio in Mali.Arriviamo in aereo aBamako e
proseguiamo con mezzi locali per Djenné,vecchia città santa,con una
moschea fra le più famose dell’Africa Occidentale, una affollatissima
piazza del mercato e pregevoli case che le hanno valso il titolo di
'gioiello della valle'.Ci riportiamo lungo la grande dorsale viaria del
Mali per Mopti. La
città sorge alla confluenza del Bani con il Niger poco più a sud da dove
ha inizio l’enorme delta interno del Niger che si estende fino a Kabara,15
km a sud di Tombouctou.La città è il maggior centro agricolo del Mali
con una interessantissima concentrazione di contadini Malinke e Sarakollé,
di commercianti Songhai, di allevatori Peul, di pescatori Bozo, di
trafficanti Touareg. Presenta una splendida Moschea e un affascinante
affollatissimo mercato sugli ampi piani inclinati della darsena di
attracco dei battelli. E proprio da questa darsena ci imbarcheremo su una
'pinasse', la tipica lunga imbarcazione del Niger e con essa scenderemo il
fiume toccando tutta una serie di villaggi abitati da Bozo, Peul e Touareg:Konia,
Tomi, Koteca, Bouna, Goura,
Akka, grosso borgo con una bella moschea, Niafounkè,
vivissimo centro di mercato. Tonka, con
un fantastico mercato tutto touareg, Diré con
un mercato 'piccolo piccolo' e infine Kabara,
poche capanne all’imboccatura del canale che porta verso l’interno, ma
che bisogna risalire a piedi lungo i sentieri tra un andirivieni lento e
rado di Touareg per arrivare finalmente a Timbouctou la
'misteriosa regina delle sabbie' al margine sud dello sconfinato Sahara,
una città che conserva attraverso le sue case, i suoi palazzi e le sue
moschee tutto il fascino del suo passato splendore, quando era dominio
degli imperatori del Mali, di Touareg, del pascià del Marocco. Qui
decideremo dopo aver verificato la situazione di sicurezza, se proseguire
ancora in pinasse lungo il fiume o proseguire in auto fino a Gao, nodo
carovaniero, con la sua splendida duna rosa a picco sul Niger e un
mausoleo in tipico stile sudanese tra i più belli d’Africa.
Traghettiamo e tagliando tutta una savana a vegetazione bassissima
raggiungiamo, con la nuova strada asfaltata Hombori, al
centro di un altopiano abitato da tribù allevatori Peul ed incominciamo a
costeggiare subito dopo le famose 'Dolomiti
del Mali' una serie di
cime e di costoni calcarei isolati con pareti alte sino a 500 m. Entriamo
quindi a Bandiagara e Shanga al
di sopra delle falesia lungo le cui pareti e nella sottostante immensa
pianura del Seno vivono i popoli Dogon nei loro caratteristici villaggi
riflettenti in ogni particolare la loro complessa cosmogonia. Li andremo a
vedere con un trekking di tre, quattro giorni, Banani,
Ireli, Amani, Tireli, Nombouri, sacco
in spalla, per viverne cerimonie, usanze, costumi e lavoro. Usciamo a Daga,recuperiamo
un mezzo e scendiamo a Mopti puntiamo
su San al
centro della regione del Minianka, e Segou,
pittorescamente distesa nel verde sulla riva destra del Niger. Rientriamo
a Bamako, la
capitale del Mali adagiata sulle sponde del fiume Niger con una
interessante città vecchia ed un coloratissimo mercato, dove spenderemo
gli ultimi euro, prima di salire sul nostro aereo per l’Italia.
|



|