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Chiamata alle Arti per un film dedicato a Tiziano Terzani |
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Serata di raccolta fondi per sostenere la
produzione del film LATINA Pub Doolin Venerdì
20 Marzo 2015 ore 19.00 Il
Pub Doolin ospiterà una "Chiamata alle arti" per sostenere la
produzione del film Un indovino mi disse, tratto dall'omonimo libro di Tiziano Terzani. Filmati
e letture per ripercorrere insieme la vita di Terzani e, in
particolare, il viaggio nel cuore dell'Asia, raccontato in Un
indovino mi disse. Un viaggio che, per lo scrittore, è stato tappa
fondamentale di un percorso di trasformazione da corrispondente di guerra
a uomo di pace. L’evento
è organizzato con la preziosa collaborazione dell’Angolo
dell’Avventura di Latina. Nel corso della serata
il regista Mario Zanot - autore di Anam,
il Senzanome, l'ultima intervista a Tiziano Terzani - presenterà
il progetto del film tratto da Un
indovino mi disse. L’attore teatrale Maurizio Tartaglione leggerà
alcuni brani tratti dai libri di Terzani. A condurre sarà Stefania Sofra,
Presidente dell’Angolo dell’Avventura di Latina. Durante la serata verrà anche
proiettato un breve contributo
video di Cecilia Strada, Presidente di Emergency. Una parte degli
incassi del film verrà infatti destinata all’Organizzazione e in
particolare all'ospedale afghano di Lashkar-gah, intitolato a Tiziano
Terzani. L’ingresso
è libero, con possibilità di donazione a sostegno del progetto. Informazioni
utili: www.unindovinocidisse.it info@unindovinocidisse.it Il
progetto cinematografico in generale Il film
Un indovino mi disse ripercorrerà il viaggio di Terzani alla
scoperta del cuore magico dell'Asia, un viaggio che il giornalista fece
nel 1993, spostandosi senza mai prendere aerei. All'apice della sua
carriera infatti, in piena crisi umana e professionale, Terzani si
aggrappa alla vecchia profezia di un indovino di Hong Kong: "Attento!
Nel 1993 corri un gran rischio di morire. In quell'anno non volare. Non
volare mai". Un indovino mi disse sarà girato tra Vietnam, Laos, Cambogia,
Birmania e Thailandia. La sceneggiatura
- a cui ha collaborato anche Angela Terzani Staude - è già pronta e
alcuni partner stranieri hanno mostrato vivo interesse per il progetto. In Italia, per far conoscere e finanziare il film almeno
in parte, è stata lanciata sul web una campagna di raccolta fondi. Andando
su www.unindovinocidisse.it è possibile dare il proprio contributo,
versando pochi euro ma anche cifre più alte. In cambio si ha diritto a
una ricompensa. Ad esempio chi
sceglie di versare 50 euro vedrà il proprio nome nei titoli di coda del
film. L'idea è del
regista milanese Mario Zanot, documentarista e visual effects supervisor,
che ha collaborato, tra gli altri, con Giuseppe Tornatore e Nanni Moretti,
e che nel 2013 ha vinto il David di
Donatello per i migliori effetti digitali del film Diaz,
don't clean up this blood di Daniele Vicari. Nel 2004 Zanot ha inoltre
girato l'ultima intervista a Tiziano Terzani, intitolata Anam,
il Senzanome. Per sostenere la produzione del film Un
indovino mi disse è stato fondato un Comitato che sta organizzando serate di raccolta fondi in tutta Italia, delle "Chiamate alle
arti", durante le quali ripercorrere la vita di Terzani,
corrispondente di guerra, viaggiatore e uomo di pace, attraverso la
proiezione di filmati, la lettura di brani tratti dai suoi libri e musica
suonata dal vivo. Grazie all'aiuto dei lettori di Terzani
sono già state organizzate più di novanta serate, in piccole e
grandi città. Una parte degli
incassi del film verrà devoluta a Emergency, per l’ospedale di
Lashkar-gah in Afghanistan, intitolato a Tiziano Terzani. Si tratta di
un centro chirurgico in cui il 60% dei pazienti ricoverati è curato per
ferite di guerra causate da bombe, mine antiuomo e pallottole, e dove un
terzo dei pazienti ha meno di 14 anni. Come
previsto dallo statuto del Comitato, se la cifra raccolta attraverso il
finanziamento popolare non dovesse essere sufficiente a garantire la
produzione del film, l’intero importo, tolte le spese documentate, verrà
devoluto a Emergency
. Andreina
Castellazzi Insegnante, curatrice di eventi sulla
cultura del viaggio, attrice teatrale per passione, ama viaggiare più di
ogni altra cosa. Dal 2001, in qualità di Presidente dell’Associazione
Angolo dell’Avventura di Crema, organizza e presenta incontri dedicati
alla cultura del viaggio inteso come momento di scoperta, di confronto e
di conoscenza, e coordina e accompagna gruppi in giro per il mondo.
All’interno della scuola si occupa di progetti multiculturali. Krishna
Das Musicista indiano, maestro di Sitar e
di altri strumenti musicali dell'India (Surbahar, Saranghi, Harmonium,
ecc.), maestro di Nada Yoga e Mantra Yoga, ha ricevuto la sua iniziazione
artistica da Ravi Shankar. Tiziano
Terzani (1938-2004) Fiorentino, corrispondente di guerra,
è stato uno dei giornalisti più noti a livello internazionale e uno
degli autori di libri di maggior successo in Italia, con più di 4.000.000
di copie vendute. Profondo conoscitore dell'Asia, è stato per trent'anni
corrispondente del settimanale tedesco Der Spiegel e ha collaborato con il
Corriere della Sera, l'Espresso e la Repubblica. Mario
Zanot Regista, sceneggiatore,
documentarista e giornalista, ha collaborato con Giuseppe Tornatore (Baarìa,
La migliore offerta), Nanni
Moretti (Habemus Papam), e nel
2013 ha vinto il David di Donatello per i migliori effetti digitali di Diaz, don't clean up this blood di Daniele Vicari. Nel 2004 ha girato il film Anam,
il Senzanome, l'ultima intervista a Tiziano Terzani, un vero e proprio
testamento spirituale dello scrittore. |
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